L’ Avventura
Johann Sebastian Bach – partita n.1, partita n.3

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CREDITS
Coreografia e regia: Virgilio Sieni
Interpreti: Luna Cenere, Claudia Caldarano, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Davide Valrosso
Musica: Johann Sebastian Bach – partita per violino n.1, partita per violino n.3
Maschere e costumi: Elena Bianchini
Produzione: Compagnia Virgilio Sieni

SCHEDA
Il Chiostro verde si trova nel complesso di Santa Maria Novella a Firenze e prende questo nome per l’inusuale tecnica monocromo, a base di pigmenti fragilissimi utilizzata da Paolo Uccello per realizzare, nella prima metà del Quattrocento, una serie di pitture murali raffiguranti le Storie della Genesi. La fragilità dei pigmenti rende queste opere limitate nel tempo e allo stesso tempo illimitate per quello che annunciano nel loro svanire, lasciando man mano affiorare continui svelamenti della forma e dell’umano.
Un gruppo di danzatori si trova a frequentare un territorio eletto a labirinto iniziatico. Tra prove ed errori, prossimità dei corpi e danze tattili, essi danno vita a un ciclo di frammenti coreografici intesi come avventure nella natura del corpo: avventure o genesi tra gravità e sospensione. Il gruppo agisce per prossimità e vicinanza, fragilità e forza, come un esodo. Si aiutano, si sostengono e ricercano la sospensione necessaria quale genesis che si ripercuote sui loro gesti. Origini che fanno emergere una mappa dove la materia poetica sembra emergere in prossimità dei corpi. Le danze in serie svelano danzatori destinati alla loro storia, ai loro racconti: vedute sul mito, figure e gesti senza tempo, segni dinamici che edificano l’indicibile della danza. Il lavoro propone un’esplorazione sulla postura dell’uomo nelle sue declinazioni, nei tragitti apparentemente marginali, posti nelle pieghe del gesto (e dall’anima). Esistenze di questo mondo che emergono nelle loro storie fisiche sulla gravità e le declinazioni continue del gesto, nel perdere e riacquistare equilibrio. Esistenze intese come ghiande di energia che sprigionano gioia e malinconia: l’azione errante prende il sopravvento e la coreografia emerge da una successione di luoghi frequentati e presi a misura di un gesto silenzioso. Nei margini e negli scarti del movimento, emergono le briciole del contemporaneo.

TOURNÉE
Firenze, Cango, 27 – 30 dicembre 2016
Ravello, Ravello Festival, Belvedere di Villa Rufolo, 31 luglio 2016 – anteprima