LE SACRE
Preludio / La sagra della primavera

Preludio

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CREDITS

Ideazione, coreografia, scena, luci: Virgilio Sieni
Musica: Daniele Roccato
Interpretazione e collaborazione: Ramona Caia, Claudia Caldarano, Vittoria De Ferrari Sapetto, Patscharaporn Distakul, Giulia Mureddu, Sara Sguotti

 

Durata: 25′
Produzione: Teatro Comunale di Bologna, Compagnia Virgilio Sieni
In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione

SCHEDA

La coreografia riflette sulla nuda vita per riportarci al senso dell’archeologia che vede la forma nella sua impossibilità di essere afferrata. I corpi appaiono allo stesso tempo come macerie e origine, ricomponendo un dizionario di movimenti primi, ricercando i prolegomeni del rito: tentativi, verifiche, dettagli e accenni, pieghe del corpo sulla soglia dell’umanità. Insieme ripercorrono miriadi di volte lo stesso sentiero per ritrovarlo infine totalmente mutato. Si dispiega così un archivio delle infinite coreografie inscritte nelle articolazioni mentre le figure frammentano la dinamica evidenziando similarità e differenze nel processo della serialità. Un sestetto di donne in esodo, naufraghe che cadono innocenti nella mitologia, fonte gioiosa del “noi” nel gesto. La nuda vita non è quella che osserviamo ma quella che rimane nella postura dell’osservatore.

RASSEGNA STAMPA

La partitura di Stravinsky è un appuntamento inevitabile per tutti i grandi coreografi, anche per il padre della danza contemporanea italiana, direttore della Biennale di Venezia. La sua versione però si apre con un capolavoro, un Preludio di piccole dimensioni che concentra in sé tutta l’essenza della danza di Sieni. Sulla musica per contrabbasso eseguita dall’autore, Daniele Roccato, sei donne nude dietro un velario trasparente stanno in fila perpendicolare al proscenio. Poi poco per volta muovono le braccia, si chinano, si spostano di pochi passi. Con questi segmenti di movimenti accumulati, ripetuti, ampliati danno vita lentamente a una partitura visiva di grande fascino e potenza, da cui si resta soggiogati.

Sergio Trombetta, “La Stampa”, 14 marzo 2015

 

Con dolcezza e ferocia, Preludio avvalora l’iniziale immobilità di sei donne nude, eppure pudiche, poco alla volta congestionate da gesti a catena, esposte in eleganti forme a conchiglia create a terra, tese verso l’alto in bellissimi raggruppamenti simili a fronde d’alberi o allargate in girotondi conclusi con le braccia alzate.

Marinella Guatterini, “Il Sole 24 Ore”, 15 marzo 2015

FOTO ALTA DEFINIZIONE

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La sagra della primavera

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CREDITS

Ideazione, coreografia, scena, luci: Virgilio Sieni
Musica: Igor Stravinskij
Interpretazione e collaborazione: Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Vittoria De Ferrari Sapetto, Patscharaporn Distakul, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Giulio Petrucci, Rafal Pierzynski, Sara Sguotti, Davide Valrosso
Costumi: Giulia Bonaldi, Virgilio Sieni

 

Durata: 35′
Produzione: Teatro Comunale di Bologna, Compagnia Virgilio Sieni
In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione

SCHEDA

Danzare la Sagra è un’opportunità per rovesciare alcuni modelli colonialisti della coreografia occidentale, dove il rito appare esclusivamente come forma barbara. Qui la coreografia guarda al primitivo come forma leale di scavo verso un’archeologia di ossa, allineamenti sottili, corrispondenze neurali, muscolari, tendinee, molecolari, fatti che ci danno al mondo: così la danza diventa un avamposto sul territorio delle abitudini e il gesto accenna all’ignoto che scorre ai bordi della vita. I dodici interpreti danno vita a una foresta di gesti generati da un arcipelago di risonanze e di stratificazioni legate ai molteplici livelli ritmici che scandiscono la partitura musicale. In questo luogo costruito da centinaia di traiettorie, il sacrificio riunisce intorno a se una comunità di danzatori chiamata a creare il luogo del rito depositando le fitte trame di danze soprammesse, cercando di superarsi nel cogliere, tra intuito e struttura, l’elemento della durata.

RASSEGNA STAMPA

Sieni ha realizzato uno spettacolo teso e rigoroso (…). Il nucleo centrale sono i corpo nudi dei dodici bravissimi ballerini (torso nudo, “leggins” color pelle) che si muovono su un tappeto rosso come un unico grande corpo, un unico flusso di energia. Azioni, slanci, marce in cerchio il cui punto di tensione parte dalle articolazioni di braccia e gambe e dalle relazioni tra i ballerini gli uni con gli altri. Gesti precisi, limpidi, mai illustrativi, liberi dagli stereotipi della danza contemporanea, dolcissimi e violenti, intimi e ieratici che orientano lo spettatore in un paesaggio emotivo, rituale, primordiale, enigmatico: una immagine che resta tra le cose da non dimenticare.

Anna Bandettini, “La Repubblica”, 15 marzo 2015

 

Il maschile e il femminile non sono qui universi violentemente contrapposti, com’era per Pina Bausch, quanto piuttosto le metà complementari di un ensemble che esalta la dimensione collettiva. Come fosse un unico corpo che si dilata e si contrae, che si spezza in segmenti che poi si riuniscono di nuovo, secondo linee geometriche primarie oppure cercano un’accelerazione, sperimentano l’energia di una corsa, tra piccoli salti e passi laterali che esaltano la mobilità delle braccia, quasi adagiandosi sulle esplosioni ritmiche della musica..

Gianni Manzella, “il manifesto”, 15 marzo 2015

TOURNÉE

Lugano, Lac – Sala Teatro, 5 marzo 2016
Livorno, Teatro Goldoni, 30 gennaio 2016
Ancona, Teatro delle Muse, 24 gennaio 2016
Trento, Teatro Sociale, 12 gennaio 2016
Roma, Teatro Argentina, 8-10 gennaio 2016
Padova, Teatro Verdi, 8 dicembre 2015
Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso, 28 novembre 2105
Siena, Teatro dei Rinnovati, 12 novembre 2015
Brescia, Teatro Grande, 10 novembre 2015
Firenze, Teatro della Pergola, 22, 23 ottobre 2015
Charleroi, Festival Charleroi Danses, Les Ecuries, 17 ottobre 2015
Cremona, Teatro Ponchielli, 8 maggio 2015
Bologna, Teatro Comunale, 7, 8, 10, 11 marzo 2015 – prima rappresentazione

 

FOTO ALTA DEFINIZIONE

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