Cantico dei Cantici

CREDITS
Coreografia, regia, scena: Virgilio Sieni
Interpreti: Claudia Caldarano, Luna Cenere, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Davide Valrosso
Musiche originali eseguite dal vivo dall’autore: Daniele Roccato (contrabbasso)
Elemento scenico in foglie d’oro: 
Giusto Manetti Battiloro S.p.A.
Luci: Mattia Bagnoli
Costumi: Elena Bianchini
Produzione: Festival Aperto, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Compagnia Virgilio Sieni
La compagnia è sostenuta da: Mibact, Regione Toscana, Comune di Firenze
Si ringrazia: Niccolò Manetti

SCHEDA
Amore mio dimmi – dove
Pascoli il tuo bestiame?
Ho grande voglia di rannicchiarmi
Nella sua ombra
Mi stravolgi la mente
Sorella mia e sposa
Mi stravolgi la mente
La sua testa è oro puro
Le giunture delle tue cosce
Una mano d’artista le torniva
Al mattino vedremo
Se la vigna è fiorita
Perché l’amore è duro
Come la morte
Il desiderio è spietato
Come il sepolcro
a cura di Guido Ceronetti, Cantico dei Cantici

Ma prima di tutto la vita cerca il suo corpo
Marìa Zambrano, Los bienaventurados

Tutto quel che è vuoto, il vacuum lucreziano, il deserto, una fossa, una stanza, una carcassa, uno scatolino, è una parte del grande mistero, significa attesa di qualcuno o presenza occulta
a cura di Guido Ceronetti, Cantico dei Cantici

Tutto si origina dal libro conosciuto come Cantico di Salomone, il più sublime tra i cantici, dove confluiscono, a partire dal IV secolo a.C., poemi mesopotamici. Qualcosa accade in una pianura d’oro, tavola dove si svolge l’azione. Corpi che si definiscono attraverso il bagliore della luce che sempre si muove tra notturno e penombra. Tutto si articola attraverso otto momenti: idilli pastorali, frammenti sull’amore in forma di adiacenza, vicinanza e tattilità. Nel silenzio tagliente, vacuum lucreziano.
La proliferazione continua del gesto tende a creare uno spazio scheggiato dove la danza perduta di uomini e donne, stravolge i corpi che insieme tendono a costruire la fisicità di un luogo primordiale e primitivo. Si odora di origine. Una canzone a due voci che risuona in tutti i corpi. Piacere, dolcezza e tormento dei gesti. S’intravede nella penombra un pascolo odoroso di corpi. Otto momenti che indagano, se è possibile, e se così si può dire, il vuoto sacrale che non nega niente e annuncia qualcosa con le sue membra.  – Virgilio Sieni – 

 

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CREDITS

Choreography, lights, costumes and space design Virgilio Sieni

Dancers Claudia Caldarano, Luna Cenere, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Davide Valrosso

Original music Daniele Roccato (bass)

Stage materials Giusto Manetti Battiloro S.p.A.

Production Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Teatro della Toscana, Compagnia Virgilio Sieni

 

It all begins with the book known as the Song of Solomon, the most sublime of songs, which gathers Mesopotamian poems from the 4th century on. Something happens on a golden plain, the setting for the action. Bodies are defined by the gleam of light that seems to constantly shift between nocturnal and penumbral. Everything develops through eight moments of performance: pastoral idylls, pieces on love in the form of adjacency, nearness and touch, in intense silence, a Lucretian vacuum.

 

The continuous proliferation of the gesture creates a fragmented space in which the lost dance of men and women overcomes their bodies, which together seek to construct the physicality of a primordial, primitive place. Everything is redolent of origins. A song sung by two voices that resonates in every body. Pleasure, sweetness and torment of gestures. In the dimness we see an odorous meadow of bodies. Eight moments that explore – if such a thing is possible, and if one can say so – the sacred void that denies nothing and announces something with its limbs.

CANTICO DEI CANTICI

TOURNÉE

Bruxelles, Festival International, Les Brigittines, 24 e 25 agosto 2018

Bari, Nuovo Teatro Abeliano, 22 marzo 2018

Bologna, Arena del Sole, 7 marzo 2018

Genova, Teatro Gustavo Modena, 17 novembre 2017

Firenze, Cango, 8, 9, 10, 11 e 12 novembre 2017

Rovereto, Auditorium Melotti, 14 ottobre 2017

Murcia,  Centro Párraga, 2 e 3 giugno 2017
Milano, Triennale Teatro dell’Arte, 19 aprile 2017
Trieste, Il Rossetti Teatro Stabile del Friuli e Venezia Giulia, 19 aprile 2017
Carrara, Teatro degli Animosi, 28, 29, 30 marzo 2017
Padova, Teatro Verdi, 10 febbraio 2017
Livorno, Teatro Goldoni, 10 gennaio 2017
Pistoia, Teatro Manzoni, 17 novembre 2016
Siena, Teatro dei Rinnovati, 11 novembre 2016
Brescia, Teatro Grande, 16 ottobre 2016
Firenze, Teatro della Pergola, 11, 12, 13, 14 ottobre 2016
Reggio Emilia, Teatro Cavallerizza, Festival Aperto, 7 ottobre 2016 – prima rappresentazione assoluta