CANGO > residenze 2016

Jari Boldrini

Nel 2016 Jari Boldrini è in residenza a Cango sette giorni tra il 26 gennaio e il 4 febbraio con Sara Sguotti. Dall’incontro dei due danzatori, nasce la necessità di portare avanti un percorso di ricerca coreografica con l’intento di approfondire e sviluppare alcuni elementi  di studio attraverso la condivisione di uno spazio comune.
Jari Boldrini si avvicina alla danza all età di 10 anni svolgendo gli studi in vari centri di formazione. Nel 2012 e nel 2013 collabora con la Compagnia Le Supplici di Fabrizio Favale. Sempre nel 2012 entra nella Compagnia Virgilio Sieni, con cui collabora tuttora. Nel 2014 firma la coreografia di Vesalii Icones del compositore Peter Maxwell Davies e nel 2015 Verso una visione caleidoscopica.

Luisa Cortesi

Nel 2016 Luisa Cortesi è in residenza a Cango ventisei giorni tra il 26 gennaio e il 18 marzo per l’inizio di una nuova creazione. Domande, possibilità e prime note di composizione. Concerto di movimenti basato sulla consonanza  di ritmi e interferenze. Il ritmo come euritmia, flusso vitale e individuale, armonico e costante, che percepisce la sincronia “magica” che regola il corpo. Le emozioni alterano questo ritmo, accelerazioni, asincronie, rallentamenti. Le emozioni le mostrano gli occhi. SANGUE E CIGLIA. Questo è il titolo.
Luisa Cortesi è una danzatrice e coreografa indipendente che alterna progetti personali a collaborazioni con artisti di varie discipline. Dal 2000 al 2003 partecipa a diverse produzioni della Compagnia Virgilio Sieni. Nello stesso periodo comincia il proprio lavoro autoriale che porta alla realizzazione di performance, spettacoli e video presentati in centri d’arte contemporanea, teatri e festival italiani e internazionali.

Marina Giovannini

Nel 2016 Marina Giovannini è in residenza a Cango per due diversi progetti: Stanze segrete e Family.
Per Stanze segrete, la coreografa è in residenza dodici giorni tra il 14 marzo e il 15 aprile. In questa occasione lavora con quattro giovani danzatrici di età compresa tra i dieci e i quattordici anni. Con loro realizza Quattro, in scena a Cango, in Sala grande, il 16 e 17 aprile. Durante la residenza esplorano i meccanismi della sincronia e della coincidenza, del condursi reciprocamente nei movimenti e nelle posture, indagando comportamenti individuali e collettivi.
Per Family la coreografa è in residenza diciassette giorni tra il 4 maggio e il 27 giugno. In questa occasione lavora con una coppia di coniugi fiorentini con cui realizza Esercizi di composizione, in scena a Cango, in Sala piccola, il 28 e 29 giugno. Durante la residenza condivide con la comunità famigliare l‘esercizio di osservare, imitare e inventare. Li accompagna in un percorso di attivazione del corpo teso a comprendere la forma delle cose e a restituirla in un processo di sintesi. Entrambi gli spettacoli sono produzioni CAB 008.
Marina Giovannini è una danzatrice e performer indipendente. Di formazione classica, è stata danzatrice solista nella compagnia del Balletto di Toscana. In seguito ha collaborato a lungo con la Compagnia Virgilio Sieni. Nel 2008 ha vinto il Premio Equilibrio con Samuele Cardini. Collabora assiduamente con Letizia Renzini sull’interazione con i nuovi linguaggi multimediali.

Jacopo Jenna

Nel 2016 Jacopo Jenna è in residenza a Cango per due progetti: Stanze segrete e Family.
Per Stanze segrete, il coreografo è in residenza dodici giorni tra il 12 marzo e il 15 aprile. In questa occasione lavora con otto giovani interpreti di età compresa tra i dieci e i tredici anni. Con loro realizza Incomprensibile, in scena a Cango, in Sala grande, il 16 e il 17 aprile. Durante la residenza esplora con i giovani interpreti strutture spaziali inafferrabili dislocate ritmicamente al pari di un pensiero, flussi energetici indecifrabili all’interno di un rigore disorganizzato.
Per Family il coreografo è in residenza dieci giorni tra il 14 maggio e il 27 giugno. In questa occasione lavora con una famiglia fiorentina composta da due figli, una madre e una zia. Con loro realizza Effetto Kuleśov, in scena a Cango, in Sala grande, il 28 al 29 giugno. Durante la residenza lavora con il nucleo familiare intorno all’effetto Kulešov, un fenomeno cognitivo del montaggio cinematografico dimostrato dal cineasta russo Lev Vladimirovič Kulešov negli anni venti, attraverso il quale la visione di una scena diventa un fenomeno di “stimolo/risposta”, dove lo spettatore partecipa attivamente al processo di creazione dei significati. Entrambi gli spettacoli sono produzioni Kinkaleri.
Jacopo Jenna è un coreografo, performer e filmaker che crea lavori per la scena, il video e per installazioni.  La sua ricerca indaga la percezione della danza o la coreografia come pratica estesa, in relazione con gli altri linguaggi performativi. Laureato in Sociologia si approccia alla danza in età adulta formandosi presso Codarts (Rotterdam Dance Academy). Ha collaborato in Europa con compagnie stabili e progetti di ricerca coreografica.

Giulia Mureddu

Nel 2016 Giulia Mureddu è in residenza a Cango per due progetti: Stanze segrete e Family.
Per Stanze segrete, la coreografa è in residenza dieci giorni tra l’11 marzo e il 15 aprile. In questa occasione lavora con tredici giovani interpreti di età compresa tra i dieci e i quattordici anni. Con loro realizza Belli da scrutare, in scena a Cango, in Sala grande, il 16 e il 17 aprile. Durante la residenza esplora con i giovani interpreti la ricerca di un ruolo, il guardare l’altro, il guardare oltre, l’appropriarsi di nuove conoscenze e interpretarle.
Per Family la coreografa è in residenza tredici giorni tra il 13 maggio e il 27 giugno. In questa occasione lavora con una coppia fiorentina. Con loro realizza Dialogo in penombra, in scena a Cango, in Sala media, il 27 e 28 giugno. Durante la residenza avvicina il nucleo familiare a un uso conscio degli arti, del peso e dello spazio, in un continuo gioco di interrelazioni. Sorreggere e venire sorretti vengono indagati come motori di eventi dinamici in continuo mutamento, metafora dei meccanismi che regolano la convivenza all’interno della famiglia.
Belli da scrutare è una produzione Kinkaleri; Dialogo in penombra è una produzione di Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza.
Giulia Mureddu si diploma nel 1995 al dipartimento di  Contemporary Theater-Dance dell’Università delle Arti di Amsterdam. È stata tra i fondatori di Danslab, centro di ricerca coreografica a L’Aia (NL). Nel 2010 fonda la sua organizzazione indipendente Giulia Mureddu/Stichting Broccoli. Nel 2012 forma con Ramona Caia e Jacopo Jenna il collettivo CANI e dallo stesso anno collabora stabilmente con Virgilio Sieni nei progetti della Compagnia e dell’Accademia sull’arte del gesto.

Lara Russo

Nel 2016 Lara Russo è in residenza a Cango cinque giorni tra il 17 al 21 giugno, per l’ultima fase di creazione del progetto RA-ME, che è stato presentato con una prova aperta, lunedì 20 giugno alle ore 18.30 negli spazi di Cango. Vincitrice del premio DNAppunti Coreografici 2015, Lara Russo porta a compimento negli spazi di Cango il suo RA-ME Cercare coraggio/Proteggere innocenza: si tratta infatti di una delle sei residenze attraverso le quali la coreografa e il suo gruppo di lavoro hanno progressivamente creato lo spettacolo, che ha debuttato in prima assoluta il 22 giugno 2016 alla Biennale Danza di Venezia.
D’origini milanesi, Lara Russo sviluppa la sua ricerca tra danza, fotografia e video in un viaggio che da Barcellona la porta a Berlino e infine a Bologna dove attualmente vive e lavora. Dopo un percorso di formazione tra teatro-danza, ‘butoh’ e ‘contact improvisation’ lavora come assistente alla regia per Virgilio Sieni durante la Biennale di Venezia 2013 e ottiene con le sue coreografie numerosi riconoscimenti dalle più importanti realtà nazionali.

Sara Sguotti

Nel 2016 Sara Sguotti è in residenza a Cango dieci giorni tra il 22 al 31 agosto, con Nicola Simone Cisternino.
Nei giorni di residenza, nascono e prendono forma i primi gesti di una ricerca riguardante il rapporto tra la massa e l’individuo. Perché abbiamo bisogno della società e allo stesso tempo la respingiamo?
Un dialogo costante tra due corpi che sottostanno anzitutto alle regole dei rapporti inevitabili tra individui, successivamente agli schemi che muovono più ampie masse e si perdono nella più sottile incertezza tra il ruolo della massa e quello dell’individuo.

Davide Valrosso

Nel 2016 Davide Valrosso è in residenza a Cango per due diversi progetti: con il danzatore Maurizio Giunti, per la prima fase di una nuova creazione e per Stanze segrete.
Per Stanze segrete, il coreografo è in residenza a Cango dieci giorni tra l’1 e il 15 aprile. In questa occasione lavora con due giovani interpreti di undici anni. Con loro realizza Icaro, in scena a Cango, in Sala grande, il 16 e 17 aprile. Il lavoro è un omaggio trasversale alla figura mitica, intesa non in senso drammaturgico-mitologico, ma come un’evocazione sottile di un soggetto appartenente a un tempo indefinito che contiene in sé un discorso globale: il superamento della fase infantile per proiettarsi verso l’adolescenza, il tentativo di superare il limite, l’addentrarsi in qualcosa di sconosciuto.
Davide Valrosso è interprete nella Compagnia Virgilio Sieni dal 2012. È anche danzatore per la compagnia Le Supplici diretta da Fabrizio Favale. Nel 2014 è autore e interprete del solo L’apertura degli occhi selezionato dalla rete Anticorpi XL. Consegue il diploma all’English National Ballet di Londra nel 2006.