ⓒ Claudia Ioan courtesy of Umbria Danza Festival
CREDITS
di Virgilio Sieni
in collaborazione con Franco La Cecla
con Jari Boldrini, Sara Sguotti, Maurizio Giunti
SINOSSI
ITA
Abitare l’automobile come un rifugio, come luogo privato che mescola posture intime a gesti estremi: spazio che diviene abitazione, fuga, alienazione. Un gruppo di interpreti abita lo spazio dell’automobile eseguendo una coreografia di gesti marginali, vicini, condivisi.
Sleep in the car, sonno in macchina, dormire in auto, o l’imperativo dormi in macchina! È una provocazione che apre varie sollecitazioni. L’idea di una libertà dalla casa, via dalla pazza folla, verso il diritto a dormire dappertutto on the road (ma protetti dall’auto come sostituto della casa). L’idea di un sonno in compagnia di qualcuno o di molti alla scoperta della notte in luoghi lontani e allo stesso tempo la scomodità dei corpi che all’auto devono adattarsi. Accanto a queste “libertà” c’è la costrizione di chi in macchina deve dormire perché non ha più o non ha mai avuto una casa. Una condizione frequente nelle nuove povertà che hanno colpito spesso le classi medie in vari paesi industriali lasciando loro dopo il crollo dei mutui solo l’auto. E poi c’è il sonno in auto come lavoro, come i taxisti indiani o cinesi o giapponesi che non hanno il tempo di tornare a casa e ricavano durante la giornata un mucchietto di minuti di sonno. Sleep in the car è l’immagine della nostra strana condizione contemporanea, dove l’auto si è sostituita alle case ma anche agli spazi pubblici dove una volta si poteva sonnecchiare su una panchina, appoggiati al gomito su un tavolino, su una sedia fuori dalla porta. È anche la provocazione di una dimensione intima da riconquistare dove il sonno sia la vittoria della dimensione dello “stare” sulla frenesia dell’andare. Emmanuel Levinas che su sonno e insonnia ha scritto moltissimo dice che il sonno dimostra che noi siamo un luogo in cui dimorare, quando dormiamo centriamo il mondo su noi stessi.
Franco La Cecla
ENG
Experiencing a car as a shelter, as a private place that blends intimate postures with extreme gestures: a space that becomes dwelling, escape, alienation. A group of performers inhabits the space of an automobile, performing a choreography of peripheral, adjacent, shared gestures. (Virgilio Sieni)
Sleep in the car – sleepiness or sleeping in the car, or the imperative Sleep in the car! – is a provocation that sets forth various challenges. The idea of freedom from a house, far from the madding crowd; the right to sleep anywhere on the road (but protected by the car as a substitute house). The idea of sleeping in company of one or multiple people, exploring the night in far-away places, but at the same time the uncomfortableness of bodies that have to adapt to the car. Alongside these “freedoms” is the constriction of those who must sleep in a car because they no longer have or have never had a house. A common condition amid the new poverty that is striking the middle classes in various industrialized countries, leaving them with only a car after the mortgage crisis. And then there is sleeping in the car as part of a job, as in the case of Indian or Chinese or Japanese taxi drivers who don’t have time to go home between shifts and grab a few minutes’ sleep when they can during the day. Sleep in the car is the image of our strange contemporary condition, where cars are replacing not only houses, but also public spaces where one could once nap on a bench, or doze off with an elbow resting on a table, or on a chair set outside the front door. It’s also a way to encourage regaining an intimate side of life where sleep is the victory of the dimension of just “being” over the frenzy of going. Emmanuel Levinas, who has written a great deal about sleep and insomnia, says that sleeping is the demonstration that we are in a dwelling place – when we sleep, we make the world revolve around us.
Franco La Cecla
TOUR
Ravenna (RA), Ammutinamenti Festival, 8 settembre 2024
Bologna (BO), Festival Danza Urbana, 4 e 7 settembre 2024
Perugia (PG), Umbria Danza Festival, 23 luglio 2024
Sansepolcro (AR), Kilowatt Festival, 19 luglio 2024
Nuoro (NU), TATTILITÀ / Scuola estiva sull’arte del gesto, 24-25 maggio 2024
Firenze (FI), Cantieri Culturali Isolotto #7, Giardino delle Erbacce, Piazza dei Tigli / Piazzale dell’Indiano, 24-28 luglio 2023