GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2025 ORE 21.45
NELL’AMBITO DI CONTEMPORANEA / FOCUS DANZA 2025
TEATRO FABBRICONE, PRATO (PO)
creazione 2025
ideazione C.G.J. Collettivo Giulio e Jari
con Jari Boldrini, Sofia Galvan, Chiara Montalbani, Giulio Petrucci
composizione e musica Simone Grande
luci Gerardo Bagnoli
costumi Dario Musco Iona
management Daniela Giuliano
produzione Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
strutturazione organizzativa Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
residenze artistiche Anghiari Dance Hub
Lou Benesch è un’artista visiva il cui lavoro si distingue per l’uso di forme fluide e colori vibranti che evocano mondi interiori in costante
trasformazione.
Le sue opere esplorano il confine tra l’organico e l’etereo, creando immagini che trasfigurano la realtà.
Ispirata dai racconti popolari, Benesch utilizza la pittura per creare un universo in cui la sua mitologia personale si intreccia con un’intimità trascendente, dando vita a un incantevole mosaico di piante, animali, anatomia e creature mitologiche.
Elysium Planitia, invece, è una vasta pianura situata nell’emisfero settentrionale di Marte.
Questo paesaggio alieno, segnato da antichi flussi lavici e da misteriosi cambiamenti climatici, rappresenta un territorio inesplorato e mutevole, che affascina per la sua bellezza austera e per le domande che solleva sull’evoluzione planetaria e la possibilità di vita oltre la Terra.
Elysium nasce dall’incontro di due mondi uniti da un senso di cambiamento e mistero: la poetica visiva di Benesch e il paesaggio enigmatico di Elysium Planitia.
Questa creazione di danza esplora la mutazione e la migrazione come processi di metamorfosi che coinvolgono corpo, spazio e immaginario visivo.
La performance per quattro interpreti si articola in sequenze e materiali diversi, creando un fluire in cui le identità in scena si fondono in un dialogo non verbale.
Ogni movimento diventa una conversazione silenziosa, senza guida definita, ma con una coabitazione di corpi che si ascoltano e rispondono, generando un’atmosfera di mistero e fascino.
Le sfumature malinconiche e seducenti evocano nostalgia e attrazione per mondi inesplorati.
Il processo creativo gioca con ripetizioni e variazioni, conferendo alla performance un carattere dinamico e in continua evoluzione, creando atmosfere diverse.
Lo spettacolo invita a riflettere su come i processi di cambiamento e spostamento plasmino identità e percezione, instaurando un dialogo tra realtà e immaginazione, tra ciò che evolve e ciò che rimane sfuggente.
Non si limita a rappresentare uno spazio fisico, ma esplora anche uno stato mentale, un “non-luogo” dove si intrecciano vari meccanismi.
Le tecnologie emergenti, come il CRISPR, offrono uno spunto di riflessione su come le modifiche genetiche e biologiche possano influenzare il nostro corpo e la nostra percezione.
Come l’editing genetico altera e ripara il DNA, così la performance indaga l’evoluzione del corpo attraverso l’integrazione di artificialità e organicità, trasformando ogni atto in una metamorfosi continua.
La migrazione diventa un viaggio attraverso dimensioni emotive e spirituali, con movimenti e cambiamenti che coinvolgono il pubblico.
La performance svela le connessioni tra trasformazione esterna e interiore, mentre la coreografia unisce elementi artificiali e organici, trasformando il corpo dei danzatori in uno strumento di bellezza e estraneità.
Le azioni, che si sviluppano, creano un dialogo tra alienazione e bellezza sublime, sfumando i confini tra l’umano e l’estraneo.
INFO E PRENOTAZIONI
www.metastasio.it