DIMORA DEL VOLTO

029.08.08 MATERIALI DIGITAL TORINO-IMMAGINE NEWS SITO

DIMORA DEL VOLTO

 

Territori del gesto 2021

Un progetto di Virgilio Sieni

FONDAZIONE MERZ | TORINO

PERFORMANCE

Giovedì 28 ottobre h 21
 Venerdì 29 ottobre h 19

Coreografia Virgilio Sieni
Assistente alla coreografia e cura Delfina Stella
Assistente al progetto Clelia Riva

Interpreti
Danzatori Ilaria Bagarolo, Lara Di Bello, Gaia Figini, Rebecca Moriondo, Michele Noce, Roberta Piazza, Clelia Riva, Delfina Stella
Cittadini Claudia Apostolo, Valentina Bosio, Laura Caspani, Petra Comaschi, Vincenzo D’elia, Vanessa Depetris, Chiara Galeazzi, Rosaria Gaudiano, Cristiana Geremia, Andreea Ioana Hutanu, Silvia Limone, Alessia Pedio, Carla Perrone, Maria Carmela Saba, Angela Scazzari, Mario Steffenino, Domenica Vittorini.

Produzione Fondazione Merz, Festival delle Colline Torinesi 2021, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
Si ringrazia per la collaborazione Associazione Didee, Filiera D’arte Progetto La Piattaforma-La Città Nuova 2021

Il progetto LA DIMORA DEL VOLTO è stato pensato per gli spazi della Fondazione Merz di Torino e ha instaurato un dialogo sulla vicinanza con le opere di Marisa e Mario Merz, esposte in occasione della mostra a loro dedicata La punta della matita può eseguire un sorpasso di coscienza a cura di Mariano Boggia.

LA DIMORA DEL VOLTO si ispira al senso intuitivo e alla forza della memoria connessa al gesto manipolato, inteso come gesto passato che si pone sulla soglia della contemporaneità. Gli oggetti e la loro presenza sono stati il punto d’inizio per la creazione dell’azione coreografica composta da 9 duetti e un coro interpretati da cittadini, performer e danzatori. Le danze intime e bisbigliate agiscono adiacenti alle opere. Partendo da alcuni oggetti “intimi” di Marisa e Mario Merz le azioni hanno riflettuto sull’inesauribilità e l’inappropriabilità del gesto qui inteso come una fonte di risonanza tra l’azione manipolativa e la sospensione della danza. Il gesto inoperoso trova sempre una via di fuga. Nei duetti un interprete ha eseguito una danza sul posto manipolando l’oggetto e accanto, l’altro, ha agito con gli stessi gesti in assenza dell’oggetto. Questo restituire il gesto all’oggetto propone e elabora un dialogo visibile nella trasparenza dello spazio tattile, nella forza manipolativa dell’atto sensoriale e si pone sulla soglia del passato.

Gli interpreti, cittadini, danzatori si sono scambiati gesti in forma di danze, quale energia che si espande attraverso l’aura dell’altro. Le coppie hanno agito facendo esperienza di ciò che il corpo emana oltre il tocco della pelle e delle cose. Nascono figure sensibili, insite nelle pieghe del corpo, spazi che rappresentano un modo nuovo di guardarsi nel volto e di abitare in esso per la costruzione di dimore spaziali e gestuali condivise. I dialoghi tra le persone aprono ad una dimensione di comunità e la coesistenza delle coppie con la mostra sviluppa la pratica di assorbimento dell’opera d’arte nella restituzione gestuale e umana per poi ritornare allo spazio e allo sguardo dell’altro.

PER INFORMAZIONI

Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
E-mail: accademia@virgiliosieni.it
www.virgiliosieni.it