CANGO/produzioni

Michele Di Stefano / Testa di moro

TESTA DI MORO

CREDITS

coreografia: Michele Di Stefano / MK
interpreti: Arno Bianchini, Matteo Bianchini, Otto Bianchini, Silvia Mammini
durata: 25’
prima rappresentazione: Firenze, Cango, 3 giugno 2015
produzione: Kinkaleri, Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza

SCHEDA

Questa commissione coreografica mi fa pensare a una festa alla quale ho partecipato qualche tempo fa in un villaggio egiziano: il cantante invitato dalla comunità improvvisava sulla base di biglietti ricevuti in successione dal pubblico, che raccontavano di episodi biografici, fatti reali accaduti all’esponente di una famiglia. Durante l’improvvisazione i componenti della famiglia si disponevano in linea davanti al cantante e ne accompagnavano il ritmo con movimenti semplici, quasi sciatti ma misteriosamente sincronici. La bellezza di questa danza approssimativa stava tutta nel segreto che accomunava le posture; patto biologico, civile, genetico, antropologico, che altro? Microeconomie dei corpi costruite sulla convivenza in interni, la conoscenza ergonomica e la fede nella rappresentazione di se stessi come pluralità.

RASSEGNA STAMPA

Un immenso telo bianco protegge la famiglia Bianchini dagli estranei in Testa di moro di Michele Di Stefano/MK: ma è soprattutto l’atteggiamento minaccioso e l’urlo ferino con cui il capofamiglia preannuncia una necessaria, ancorché dolorosa, fuoriuscita dalla tana familiare, a difendere il gruppo da un mondo e una società con cui si è costretti a interagire.
Alessandro Iachino, teatroecritica.net, 18 giugno 2015