Firenze | Il seme del piangere

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CREDITS

Ideazione, coreografia, luci: Virgilio Sieni
Assistente alla coreografia: Giulia Mureddu
Interpretazione: Sonia Bieri, Claudia Caldarano, Giuseppe Comuniello, Maurizio Giunti, Alma Portone
Musica: Georg Friedrich Händel, Claude Debussy

 

Durata: 50′
Produzione:Compagnia Virgilio Sieni

SCHEDA

Perch’io…
…perch’io, che nella notte abito solo,
anch’io, di notte, strusciando un cerino
sul muro, accendo cauto una candela
bianca nella mia mente – apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
strusciando che mi scricchiola, anch’io scrivo
e riscrivo in silenzio e a lungo il pianto
che mi bagna la mente.
Giorgio Caproni, Il seme del piangere

Ispirato ai versi di Giorgio Caproni, questo esodo di una famiglia di saltimbanchi di picassiana memoria ci trascina in un crepuscolo senza fine. Non sappiamo da dove si allontanino, quale sia la loro terra d’origine, il loro paradiso perduto. Non sappiamo neanche dove si dirigano, quale sia la loro meta, il paradiso da ritrovare. Li cogliamo in cammino, profughi senza tempo, fragili nel vuoto sconfinato che li circonda ma forti del legame silenzioso che li unisce. Il loro destino – e la loro salvezza – è tutto nel procedere insieme, tra incrinature e lievi contatti, quasi fossero un unico corpo. Ed è proprio nel concatenarsi di quei gesti apparentemente marginali che la piccola comunità nomade può distinguersi e riconoscersi nella moltitudine. Ed è nelle risonanze che si generano tra i corpi, nell’accollarsi la responsabilità della guida e nell’attardarsi a sostenere chi si è smarrito che si manifesta un senso di appartenenza che fa pensare all’amore.

TOURNÉE
Firenze, Cango, 17-18 aprile 2015 – prima rappresentazione

FOTO ALTA DEFINIZIONE

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